ALLA LUCE DELLA PAROLA – COMMENTO AL VANGELO DELLA DOMENICA 19/05/2024
PENTECOSTE
“Lo Spirito della verità, vi giderà a tutta la verità” (Gv 16, 13)
Gv 15,26-27; 16,12-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Con queste parole Gesù saluta i suoi prima di salire al cielo. Ma, non è un saluto definitivo, un addio per sempre. È una promessa. È la garanzia di una presenza che non avrà fine, che è per sempre. Egli, il Cristo, il Figlio di Dio, anche se non nella carne, sarà sempre al fianco dei discepoli, sarà sempre nelle loro vita. Egli, sarà sempre al nostro fianco, nelle nostre vite. E oggi la Chiesa celebra l’inizio di questa presenza.
“Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi” (At 2,1-4).
La discesa dello Lo Spirito Santo sugli apostoli ha segnato l’inizio di questa nuova presenza e, non a caso, Giovanni parla di esso come di una persona. Come Colui che è mandato dal Figlio, ma viene dal Padre; che insegna la verità perché è la verità. Come Colui che darà testimonianza del Signore, come Colui che condurrà alla verità. Sarà lo Spirito ad entrare nei dubbi e nelle incomprensioni dei discepoli, ad illuminarli perché comprendano fino in fondo tutta la verità. La verità dell’amore di Dio per loro. La verità di Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato, morto e risorto per noi e sarà questa comprensione a spingere i discepoli ad annunciare quanto hanno visto e udito. A diventare testimoni di Cristo. E ancora oggi lo Spirito Santo soffia nelle nostre vite perché diventino testimonianza concreta del Vangelo. Testimonianza concreta dell’amore.